Comunicato stampa
Con il Convegno “Intelligenza Artificiale in vitivinicoltura: prospettive e responsabilità”, tenutosi il 24 giugno 2023, si è rinnovata la collaborazione, proficua e ormai consolidata, tra UGIVI (Unione Giuristi della Vite e del Vino), Legal Hackers Mantova e la Cantina Sociale di Quistello
Il Presidente UGIVI Diego Saluzzo, in apertura, ha ricordato come questo appuntamento annuale nell’Oltrepò mantovano, organizzato dal Vicepresidente Filippo Moreschi, sia da sempre occasione di incontro e dialogo con i principali stakeholders su profili giuridici legati all’innovazione in viticoltura ed ha ringraziato la Cantina Sociale di Quistello e il suo Presidente Luciano Bulgarelli non solo per l’ospitalità offerta, ma per la capacità di essere, nel rispetto dei valori tradizionali, attenti al nuovo e precursori del cambiamento.
Quistello, 24 giugno 2023 – Si è svolto presso la Cantina Sociale di Quistello (MN), a partire dalle ore 15,30, il Convegno organizzato da UGIVI, insieme a Legal Hackers Mantova ed alla Cantina sociale, e dedicato all’esame del ricorso all’intelligenza artificiale in vitivinicoltura, guardando alle sue prospettive di utilizzo, con una particolare attenzione alle responsabilità che da tale utilizzo possono derivare e alle attività preventive da attuare.
L’intelligenza artificiale caratterizza in modo sempre maggiore il presente ed il futuro della nostra società, in tutti i campi del sapere, del lavoro, delle professioni, delle imprese. Anche su questo tema l’agricoltura è pioniera, e la vitivinicoltura, all’interno di essa, è la punta di diamante.
Ma quali sono i caratteri dell’Intelligenza Artificiale (“AI”)? Quali sono le opportunità e i rischi per le aziende vitivinicole? I relatori e gli esperti riuniti nel convegno hanno cercato di dare una risposta, partendo dalla premessa – fondamentale – che ogni soluzione di intelligenza artificiale, per quanto autonoma, è il prodotto di due fattori: una programmazione necessariamente umana e una raccolta massiva di dati, incessante e continuamente aggiornata, finalizzata all’utilizzo in vigna, in cantina e nelle attività commerciali svolte dai produttori. Dati che sono elementi di business, ma che il diritto deve insegnare a trattare in modo appropriato, per essere davvero sostenibili.
Per questi motivi, buone e proficue soluzioni di AI non possono prescindere da una formazione “aperta” che coinvolga gli esperti del comparto nella programmazione, in modo da evitare di riprodurre nel sistema di intelligenza artificiale i BIAS, ovvero le distorsioni cognitive del programmatore, che possono portare a valutazioni errate e risultati inutili o, peggio, dannosi.
Si è evidenziata la necessità che i sistemi produttivi si adeguino presto alle soluzioni di intelligenza artificiale, proponendo un nuovo rapporto uomo/macchina, scongiurando il rischio, allo stato non attuale, che la macchina possa agire “contro” l’uomo o il programmatore, e ricordando che le soluzioni di AI servono per migliorare il lavoro dell’azienda e semplificarlo, non complicarlo.
Si è inoltre sottolineata la necessità per il diritto, in attesa di una regolamentazione a livello di Unione Europea di prossima emissione, di dare risposte adeguate al tema della responsabilità per fatto delle soluzioni di AI. Per ciò che riguarda la responsabilità penale si è osservato che le soluzioni di AI, basate su algoritmi, sembrano smarcarsi dai concetti penalistici di dolo e di colpa. Nell’ambito civile, invece, la responsabilità dei danni generati da dispositivi di AI è chiamata ad estendersi dall’utilizzatore a tutti coloro (programmatori, produttori e distributori) che hanno preso parte alla realizzazione del sistema, con modalità di semplificazione dell’onere probatorio per molti versi analoghe a quanto oggi accade per i danni cagionati da prodotti difettosi.
Sia le relazioni che gli interventi della successiva “tavola rotonda” hanno poi menzionato alcune esperienze di soluzioni di AI nel mondo vitivinicolo: dal vino biologico creato – etichetta compresa – per mezzo dell’intelligenza artificiale, ai sistemi per la lettura dei dati di campo e di cantina, alle prime degustazioni svolte da sistemi di AI.
“Ringrazio i relatori per il contributo fornito in questa ricca e proficua giornata di confronto e di discussione rispetto ad un tema che, più che guardare al futuro, ci mette alla prova rispetto al presente e agli strumenti, tecnologici e giuridici, in alcuni casi oggi già potenzialmente utilizzabili – ha detto Diego Saluzzo, Presidente UGIVI – Ciò che è emerso dalla discussione conferma quanto sia importante un approccio multidisciplinare e aperto ai cambiamenti che ci attendono, senza dimenticare la necessità di progettare per tempo, anche sotto il profilo giuridico, nuovi processi organizzativi e nuove modalità di lavoro”.Il Convegno, moderato da Cinzia Montagna, è stato seguito anche in streaming e grazie alla piattaforma Vinophila, media partner insieme a Millevigne, ha potuto essere fruito anche nel Metaverso.
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UGIVI (UNIONE GIURISTI DELLA VITE E DEL VINO) è associazione indipendente e senza scopo di lucro, che riunisce dal 1997 avvocati, studiosi ed esperti dotati di particolari conoscenze nel settore vitivinicolo ed enologico, accumunati dalla passione per lo studio dei profili giuridici del settore vitivinicolo. L’attività di UGIVI è volta a promuovere e sviluppare lo studio della normativa di riferimento, sia in ambito nazionale che internazionale, con approccio multidisciplinare ed orientato al confronto con tutte le figure professionali del settore.
Ciò si traduce in un’attività di servizio volta a tutelare e supportare i produttori e le loro organizzazioni, e che si struttura nel creare una consapevolezza e cultura del diritto del vino, ivi inclusa la tutela del paesaggio vitivinicolo e le normative afferenti alla coltivazione dei vigneti, anche sotto il profilo lavoristico. Questo attraverso l’organizzazione e partecipazione a convegni, seminari formativi e webinar sull’argomento, nonché la redazione di articoli e pubblicazioni in materia.
Il diritto vitivinicolo è normativa afferente alla produzione e commercializzazione del vino, che – come il prodotto a cui si riferisce – ha accompagnato la civilizzazione umana sin dall’antichità. Oggi le norme sono specificatamente tese ad assicurare la sicurezza e salute dei consumatori, prevenire le frodi e salvaguardare marchi e denominazioni di origine protette: esse includono pertanto le modalità di classificazione ed etichettatura del vino, nonché la regolamentazione delle pratiche consentite in viticoltura e nella vinificazione, con una disciplina che per l’Italia è dettata in parte a livello di Unione Europea ed in parte a livello nazionale. Per quanto attiene la commercializzazione e distribuzione del vino trova poi spesso applicazione il diritto del commercio internazionale, trattandosi di prodotti a diffusione globale, con disposti norme attengono sia ai canali di vendita tradizionali sia all’e-commerce.